In occasione dell’incontro “Scenario e trend economici dell’Abruzzo” organizzato da Intesa Sanpaolo a Chieti il 4 ottobre, è stato diffuso il report “Economia abruzzese: lo scenario regionale e il ruolo dei distretti industriali” a cura della Direzione Studi e Ricerche dell’Istituto. Le recensioni relative all’andamento delle esportazioni riportano numeri e commenti positivi, a partire dal dato sulla propensione all’export dei prodotti abruzzesi, pari al 28%. Si tratta di una percentuale leggermente inferiore rispetto alla media italiana ma, come sottolineato nelle opinioni di Intesa Sanpaolo, superiore a tutte le altre regioni del Meridione. Nello specifico, l’anno scorso l’export abruzzese ha superato gli 8,8 miliardi di euro, facendo così segnare un +2,1% rispetto all’anno precedente. Ma, come evidenziato nelle recensioni degli ultimi mesi, è soprattutto l’anno in corso a suscitare commenti positivi: è stata infatti registrata un’ulteriore accelerazione delle vendite all’estero pari al +12,1%. Considerando che nello stesso periodo la crescita media delle altre regioni italiane si è fermata al 4,2%, non stupiscono le opinioni favorevoli espresse durante l’incontro di Chieti.
I numeri sulle esportazioni dei prodotti abruzzesi risultano in linea con i commenti degli esperti, che individuano nei settori dell’automobile, dell’agroalimentare e del farmaceutico alcuni dei principali comparti su cui puntare per la crescita del Made in Italy all’estero. A questo proposito Co.Mark, l’azienda di consulenza per lo sviluppo del commercio estero, sottolinea nei propri commenti l’importanza del settore farmaceutico per l’export: le vendite all’estero posizionano infatti l’Italia al vertice della produzione di prodotti per la farmaceutica, con un valore complessivo che supera i 31 miliardi di euro. Come evidenziato dalle opinioni degli esperti di Co.Mark, il primo posto italiano è motivato proprio dall’incremento dell’export, che sfiora la soglia dei 25 miliardi di euro.
Secondo quanto emerge dalle recensioni di Intesa Sanpaolo, infatti, a spingere le vendite all’estero delle aziende abruzzesi sono soprattutto l’automotive (+10,9%, con un valore di oltre 1,8 miliardi), la farmaceutica (+51,3%, con un valore di 647 milioni), l’agroalimentare (+14,7%, 478 milioni) e il sistema moda (+19,8%, 234 milioni).
E se le recensioni di Intesa Sanpaolo sull’export abruzzese confermano le opinioni degli esperti di export, la Direzione Studi del gruppo bancario ha voluto sottolineare come quello raggiunto l’anno scorso dalle esportazioni regionali rappresenti il miglior risultato degli ultimi anni. Solamente nel biennio 2007-2008, si legge nei commenti all’indagine, erano stati raggiunti valori superiori. Per quanto riguarda i mercati a cui si rivolgono le imprese che vendono all’estero, la prima destinazione di sbocco per i distretti abruzzesi risultano essere gli Stati Uniti, che da soli assorbono il 20% del totale. Questo passaggio delle recensioni di Intesa Sanpaolo conferma ancora una volta la centralità del mercato statunitense per l’export abruzzese e italiano. Il ruolo strategico svolto dalle esportazioni destinate agli Stati Uniti per lo sviluppo delle aziende locali è stato confermato anche da Comark: è opinione diffusa tra esperti che gli USA offrano numerose opportunità per le imprese italiane, qualificandosi come primo Paese non europeo per l’export italiano.