La concorrenza sleale è uno dei fenomeni che viene più temuto dagli imprenditori per gli aspetti economici, ma non solo. Con questo termine, a livello economico, si fa riferimento a quel complesso di pratiche, di comportamenti e di mezzi illeciti che vengono usati per avere un vantaggio sui competitori.
Si tratta di un comportamento, è evidente, contrario alla legge. La concorrenza è una delle anime del commercio: consiste nel comportamento delle aziende che fra di loro cercano di crearsi maggiore spazio nel mercato e una maggiore clientela, grazie a maggior innovazione, qualità e via dicendo.
Invece la concorrenza sleale al contrario è quel comportamento per il quale un’azienda cerca di scavalcare e di primeggiare sulle altre in modo molto subdolo, usando trucchetti illeciti. Si tratta di un illecito, perché viola i principi di correttezza e di lealtà della competizione sui quali dovrebbe basarsi il mercato.
Di conseguenza, bisogna fare in modo che i principi della correttezza professionale siano sempre rispettati. Se ciò non avviene, il comportamento è sleale e di conseguenza deve essere interrotto e vanno anche risarciti i danni causati con dolo.
In alcuni casi, la concorrenza sleale viene da dentro l’azienda. È il caso, ad esempio, dei dipendenti infedeli che usano le informazioni delle quali sono in possesso per motivi di lavoro per favorire altre imprese. Si tratta di un danno economico industriale davvero enorme e di conseguenza bisogna saperlo individuare velocemente.
Le ipotesi di concorrenza sleale possono essere tante: dumping, boicottaggio economico, storno dei dipendenti sono solamente alcuni esempi. Come è possibile difendersi dalla concorrenza sleale? Sembra che l’unico modo per difendersi davvero da questa ipotesi di illecito sia cercare di rivolgersi ad un investigatore privato specializzato in investigazioni aziendali, se si ha il sospetto che viene usata nei propri confronti.
Investigatori privati e concorrenza sleale: ecco come fare
Le indagini per concorrenza sleale sono di competenza degli investigatori privati che sono specializzati in questa area di lavoro. Essi si occupano di indagare e di raccogliere le prove sull’esistenza di pratiche di concorrenza sleale, che a volte sono estremamente subdole e difficili da distinguere ad esempio dalle pratiche di concorrenza aggressiva.
Il servizio di indagine sulla concorrenza sleale può essere utile per cercare di tutelare l’azienda da danni anche molto grossi, come quelli economici e reputazionali che derivano dal comportamento scorretto di un’altra azienda.
Casi come furto di prodotti, di marchi o brevetti o l’uso di prodotti o marchi o brevetti che possono creare confusione sono casi di concorrenza sleale. Ma anche lo sviamento della clientela da parte del personale, magari del personale dipendente che è infedele, è un’ipotesi concreta di concorrenza sleale.
Senza parlare delle ipotesi di acquisizione illegale di informazioni, su marchi, brevetti, per rivenderli a concorrenti: anche in questo caso spesso si tratta di condotte messe in atto dal personale dipendente infedele.
Eliminare la concorrenza illecita: ecco come
Che la concorrenza sleale arrivi da dentro o da fuori l’azienda è comunque importante cercare di eliminarla alla radice. L’investigazione può essere uno strumento per raccogliere tutti gli elementi di prova che sono indispensabili se si vuole accusare un’altra impresa o il dipendente di fare concorrenza sleale.
Di conseguenza un investigatore privato, con discrezione e nel rispetto della legge, si occupa proprio di raccogliere tutte queste evidenze e prove e di metterle assieme per poter ottenere un quadro chiaro della situazione allo scopo di poter eventualmente muoversi in giudizio o nelle sedi legittime per tutelare gli interessi dell’impresa.
In questo modo si può, con discrezione ed efficacia, tutelare il proprio business evitando disastri economici anche di elevato importo che possono determinare una vera crisi per la propria impresa.